La festa è finita

La festa è finita è una grande luminaria salentina. L’opera è una riflessione sul tempo che stiamo vivendo, che ruota intorno al concetto di polarità, ambiguità e contrapposizioni che questa epidemia mondiale ha messo ancora più in evidenza. Il lavoro gioca, infatti, sul contrasto tra un’immagine gioiosa che richiama le strutture delle feste tradizionali del sud Italia, da dove l’artista proviene – nasce infatti a Bari e trascorre parte della sua giovinezza a Palermo – e un messaggio estremamente crudo e diretto che riflette lo stato delle cose.
Lo sfavillare di luci attira l’attenzione dello spettatore mettendolo di fronte a una lettura differente tra significato e significante: ciò che vediamo rimanda a un’atmosfera magica, ricca di riferimenti, a riti collettivi, popolari e familiari, ma ci trasporta ugualmente, attraverso la frase lapidaria, verso una dimensione di solitudine e tristezza, quando al termine di una festa non rimane più nulla se non la realtà, lontana dagli sfarzi del divertimento.
Da questo lavoro è nata una serie di scatti fotografici, realizzata durante il periodo di lockdown, in cui la scultura è la protagonista delle inquadrature.

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